San Fermo
Partenza Borno (m. 895)
Arrivo Borno (m. 895)
Lunghezza 21,5 km
Dislivello max. 1047 mt
Dislivello totale 1047 mt
Cartografia Kompass n° 103 Le tre valli bresciane
Preparazione atletica necessaria Molto buona
Difficoltà tecniche Sentiero tra S. Fermo e passo del Costone molto stretto, parzialmente ciclabile da percorrere con prudenza.
Discesa a tratti ripida e tecnica
Periodo consigliato Fine giugno – settembre
Parcheggio Presso il pattinaggio di Borno
Note



Località: Borno – Malga Moren – San Fermo – Passo Costone – Giovetto di Paline – Croce di Salven - Borno

Premessa:
itinerario di un certo impegno sia atletico che tecnico ma di grande soddisfazione. Si può suddividere in 6 parti. La prima da Borno fino al bivio con il rifugio Laeng è caratterizzata da una salita ripida ma su fondo sempre molto buono, poi dal bivio fino al rifugio S. Fermo si ha unPrati verso san Fermo tratto con pendenze molto più modeste (a tratti anche in piano) ma con fondo a volte molto sconnesso e panorama eccezionale su Borno, le sue cime e le prealpi Bresciane. Da S. Fermo fino al passo del Costone si ha un breve tratto su sentiero stretto che taglia un pendio scosceso. E' ciclabile solo a tratti ed è comunque da percorrere con prudenza. Dal passo del costone inizia la discesa che nel primo tratto è su sentiero in cresta e alterna pezzi tranquilli con passaggi piuttosto tecnici. In questo settore il panorama è mozzafiato con vista sulle orobie bergamasche e la val di Scalve da un lato e la zona di Croce di Salven e del lago giallo dall'altra. La seconda parte della discesa è su mulattiera piuttosto sconnessa e, a volte, ripida fino a raggiungere il parco del Giovetto di Paline dove il fondo diventa molto più agevole e anche la pendenza diminuisce. Gli ultimi km sono su asfalto.
Il percorso è molto panoramico e divertente e non mancherà di soddisfare anche i biker più esigenti.


Photogallery:



Descrizione: la partenza di questo itinerario è dal parcheggio del pattinaggio di Borno. Imboccare la rotonda e uscire alla seconda uscita, cioè la strada che in leggera discesa porta Verso il passo del Costoneverso il centro del paese. Subito dopo svoltare a sinistra nei pressi di una chiesetta lasciandosela sulla destra. Dopo 400 m., dopo aver costeggiato il castello di Borno (lasciandoselo a dx) svoltare a dx in discesa seguendo le indicazioni per il lago di Lova. Scendendo di un centinaio di metri si arriva a incrociare via Brennero, svoltare a sx seguendo il cartello del CAI del segnavia 82 con indicazione del rif. San Fermo. Sarà questo il segnavia che dovremo seguire sempre fino al rifugio. Ci aspettano alcuni km di pendenza importante. Al km 3,1, dopo un lungo tratto ripido e un tornante a sx si arriva a un bivio con le indicazioni per il lago di Lova a dx (può essere interessante una deviazione, non è lontano) e per il rif. San Fermo dritto. Proseguiamo, quindi, dritti seguendo il sentiero n° 82. Al km 4,2 svoltare a sx seguendo le indicazioni del sentiero 82 verso San Fermo abbandonando il percorso che conduce al rif. Laeng. Dopo questo bivio un ultimo strappo ci porta a uscire dal bosco e il sentiero si fa miracolosamente quasi pianeggiante. E' un tratto da godere appieno perché il panorama è veramente bello su tutti i lati e il percorso è davvero facile per un bel tratto fino ad arrivare alla malga Moren (km 5,7) dove il fondo molto sassoso renderà la salita faticosa per un pezzo fortunatamente abbastanza breve, poi la pendenza scenderà di nuovo e anche il fondo migliorerà. Al km 7,55 si incontra un bivio senza segnalazione. Procedere a dx in salita. Siamo ormai sotto il rifugio, in breve si gira intorno alla collina cambiando completamente panorama che si sposta dalle prealpi bresciane alle orobie bergamasche con prima fra tutte la Presolana. Da qui, in giornate limpide, sembra di toccarla. Girandosi indietro, guardando tra il cimon della Bagozza e la cima Bacchetta, se limpido, è possibile vedere anche l'Adamello con i suoi ghiacci. Continuando si arriva al rif. San Fermo (km 8) addossato a una chiesetta del XVII secolo. Subito prima del rifugio si stacca a destra un sentiero, dopo aver goduto della vista dal rifugio dobbiamo imboccarlo per un breve tratto per poi abbandonarlo svoltando a sx in decisa salita seguendo le indicazioni del sentiero 83 verso il passo del Costone. Da qui inizia un traverso parzialmente ciclabile nella prima parte, del tutto non ciclabile nella seconda da cui si gode un meraviglioso panorama (il sentiero è molto stretto, prudenza) fino ad arrivare al passo del Costone (km 9,5) non segnalato ma visto il nome è evidente il luogo. La vista ora si apre ulteriormente andando ad abbracciare la val di Scalve sottostante. Svoltare a sx seguendo le indicazioni del sentiero 102 verso il giovetto di Paline. Il primo tratto è in cresta, facile, non pericoloso e dalle sensazioni uniche. Dopo aver oltrepassato una punta il sentiero comincia aIl sentiero sul costone - sullo sfondo la Presolana scendere (a tratti piuttosto ripidamente) fino ad arrivare ad una pozza al km 11. Questo è l'unico punto con qualche piccolo problema di orientamento. C'è un cartello con la freccia del cai con indicazione del sentiero 102 (che dobbiamo seguire) che indica di piegare a sinistra. Le tracce sul terreno sono praticamente inesistenti ma seguendo la direzione della freccia (cioé rimanendo in alto piegando a sx) dopo pochissimo si ritrovano i segni bianchi e rossi e la traccia molto evidente sul terreno che seguiamo. Dopo poco il sentiero entra nel bosco e, nei pressi di un ripetitore, si incontra una larga mulattiera che termina proprio in questo punto. Il sentiero 102 svolta a sx nel bosco, noi, invece, imbocchiamo la mulattiera che scende verso destra. La prima parte è molto sconnessa fino ad arrivare a una malga. Dopo il fondo migliora ed alterna tratti piuttosto ripidi ad altri piacevoli nel sottobosco. Al km 14,1 si arriva a un incrocio dove troviamo di nuovo il sentiero 102 che scende da sx. Proseguiamo verso dx seguendo le indicazioni verso il giovetto di Paline. Al km 14,4 si incrocia una mulattiera carrozzabile nei pressi del Roccolo del Giovetto. Svoltare a sx in discesa, quindi dopo 400 m. si incrocia la carrozzabile che sale da croce di Salven e prosegue verso Azzone nei pressi di una fontana. Svoltiamo a sx in discesa e percorriamo questa piacevole strada sterrata che attraversa il parco del giovetto di Paline fino ad arrivare al km 17 ad incrociare la strada asfaltata che da Borno conduce alla val di Scalve. La imbocchiamo a sx in leggera salita che dura comunque poco perché in poco centinaia di metri si arriva a croce di Salven dove è posto il valico e inizia la discesa che al km 21,5 ci riporta al punto di partenza.
NOTA: la traccia gps prevede una variante alla fine (illustrata nella mappa) per evitare parte degli ultimi tre km di asfalto e percorrere, in alternativa, una mulattiera sterrata che segue il fondovalle fino al campeggio Boscoblu e da lì svoltando a sx sulla strada asfaltata si ritorna a Borno. L'imbocco è poco dopo aver oltrepassato Croce di Salven (riconoscibile per la croce sulla sinistra) svoltando a dx in via Salven.


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